E durante la seconda Guerra Mondiale gli inglesi inventarono il computer per decifrare i messaggi segreti e poi negli anni Sessanta gli americani inventarono l’Internet temendo che in una prossima guerra mondiale i russi potessero impedire la diffusione di informazioni vitali per la libertà e la democrazia. E trecentosettanta milioni di persone potevano comunicare i loro pensieri e desideri liberamente e senza intralci. E attraverso l’Internet alcune agenzie di viaggi proponevano agli hypercittadini viaggi virtuali su misura verso destinazioni lontane a prezzi vantaggiosi. E le donne potevano ordinare sull’Internet lo sperma di un donatore anonimo e alcuni laboratori proponevano sperma di uomini di qualità superiore come astrofisici e ingegneri e giocatori di basket ecc. Le donne potevano scegliere lo sperma secondo centoquindici criteri diversi nazionalità origine razza religione livello di studi hobby professione taglia peso gruppo sanguigno colore dei capelli quantità di peli dimensione dei testicoli ecc. e potevano acquistare lo sperma di un biologo americano di trentasei anni di origini afgane con i capelli neri e gli occhi azzurri oppure lo sperma di un ingegnere aeronautico del Kansas di quarantadue anni di religione battista e di origini miste olandesi e ucraine o lo sperma di un giocatore di scacchi promettente di diciassette anni di origini cinesi con testicoli di piccole dimensioni. Una dosa di sperma costava in media 1050 dollari americani spese di spedizione incluse e le donne potevano ordinare allo stesso tempo una registrazione della voce del donatore. La registrazione diceva BUONGIORNO! CHE BELLA GIORNATA OGGI L’IDEALE PER UNA PASSEGGIATA NEL BOSCO. SPERO CHE RIMARRÀ SODDISFATTA DI ME. E una donna che aveva ordinato la registrazione pretese uno sconto del 10% perché il donatore aveva la erre moscia.
Patrik Ourednik, Europeana, Breve storia del XX secolo, Duepunti edizioni, Palermo, 2005.
Tupolev! 